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sabato 31 ottobre 2009

Halloween



Vampiri, streghe, zombie, fantasmi. E'la notte di Halloween!
Momento in cui i morti possono ritornare sulla terra e mescolarsi tra i vivi. Ma in verità, ciò sembra accadere tutto l'anno. Sarà per il successo della saga Twilight, ma nella moda e nel mondo della arti visive imperversano le tematiche horror.
Primo fra tutti Alexander Mcqueen, con i suoi tenebrosi Dracula alla Bram Stoker*.
Ann Demeulemeester con i suoi investigatori alla Sleepy Hollow.
John Galliano con i suoi diavoli alla Matthew Barney*.
Mentre nel mondo dell'arte il duo M+M propone un video di Shining, l’islandese Gabriela Fridriksdottir e gli italiani Carloni e Franceschetti si dedicano alla creazione di atmosfere da brividi.
Se siete a corto di idee, ecco a voi una piccola carrellata di servizi di moda, di sfilate e di dettagli per festeggiare UNA NOTTE DA PAURA.

*Per questo e altri approfondimenti che riguardano il rapporto tra cinema e moda si consiglia la lettura di "Eccentric looks inspired by movies"di Claudia Gastaldi e Alan Prada, L'Uomo Vogue #403, pag. 176

di Leonardo Iuffrida


mercoledì 3 giugno 2009

Men in Skirt





Non c’è giornale o blog che non ne parli. Sta facendo impazzire migliaia di fashion victim. Ha creato un vero caso di moda. E’ la gonna per uomo.
Già negli anni ottanta Jen Paul Gaultier, Yamamoto, Armani e Kenzo proposero il capo noto per essere propriamente femminile per l’uomo, ma senza successo. Nel 2003 una grande mostra al MET di New York celebrava la storia di questo capo al maschile, preparando il terreno per la sua ascesa.
Nel 2009 è visto come segno di libertà, frivolezza, divertimento e comodità. Un vero e proprio must da Comme des Garçons, Thom Browne e John Galliano. Indossato con nonchalance da Marc Jacobs. Trend che non si ferma a questa primavera estate, ma che spopola anche nell’inverno prossimo. Da Number (N)ine, Yamamoto, Jean Paul Gaultier, Alexander McQueen.
Storcere il naso a primo acchito è normale. Ma effettivamente se si osserva il famoso kilt o la gonna dei gladiatori romani, non si pensa affatto ad un capo femminile. Nelle zone dell’Asia e dell’oriente si chiamano Dhoti o Lungi. Comune anche nei paesi africani.
A quanto pare, è ora per l’uomo di abbattere le barriere. Come lo è stato per le donne quando indossarono i pantaloni. Ciò accadrà solo con il passaggio di staffetta dal fashionista all’uomo medio. Una responsabilità onerosa.
Ma l’Italia è davvero pronta per questa rivoluzione culturale? Alle passerelle milanesi di fine giugno e a voi il compito di rispondere.
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