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martedì 16 giugno 2015

BURBERRY PRORSUM S/S 2016 REVIEW












I londinesi conoscono bene la pioggia e le continue sfide che la mutevolezza del tempo può offrire. Non a caso uno dei capi più iconici nati in Inghilterra è il trench firmato Burberry. Ma questa assuefazione ad un grigio perenne li ha anche resi tra i migliori intenditori di camminate all’aperto e gite fuori porta. Quasi al limite dell’attrazione turistica, per uno straniero è singolare notare come, appena un miracoloso raggio di sole rischiari il cielo, tutti i londinesi vengano colpiti da una frenesia contagiosa che li porta a vivere ogni angolo di verde come fosse un piccolo paradiso. Ed è esattamente questa l’atmosfera che si respira alla sfilata Burberry Prorsum S/S 2016. Una raccolta di germogli delle nuance che i parchi londinesi sanno offrire, dal senape al verde più profondo, senza dimenticare i colori più squillanti e i pattern animalier, che sorprendono come i roseti e lo zoo di Regent’s Park. E si sa che gli inglesi sono famosi per la fedeltà alla tradizione, ma anche i migliori a sovvertirla, infatti gli abiti sartoriali e l’intramontabile trench diventano slim e aderenti, e il femminile pizzo di cotone è imprevisto colpo di stile che dona grazia ed eleganza. A concludere questa passeggiata una nuova borsa, la Baby Bucket Bag in versione zainetto, che sembra fatta apposta per le trasferte nel week-end. E per le piccole fughe di piacere, anche quando il tempo non è propizio, ci aspetta il nuovo Cafè Thomas’s nel flagship store di Regent Street.


Londoners know how to live with a challenging weather. It’s not a case that one of the most iconic piece of clothing born in England is the Burberry trench. But this everlasting grey sky has made them the best experts and lovers of outdoor walks and short trips. For a foreigner who comes in London, seeing the parks populated by happy crowds, as soon as a glimpse of sunshine appears, is like a touristy attraction, because Londoners can enjoy a little piece of urban green as it was a little paradise. This is exactly the atmosphere of the Burberry Prorsum S/S 2016 collection. It’s a collection of the best nuances that English gardens can offer you, from mustard to deep green, from the most vivid colors of roses to the animalier patterns that Regent’s Park can inspire you. Moreover English people are well-known for their loyalty to tradition, but also for their ability to subvert the past, so suits and the timeless trench are now slim and the feminine cotton lace is a coup de theater that will give you a touch of unforgettable gracefulness. For a picnic the Burberry Baby Bucket Backpack is the perfect object of desire to put a bottle of champagne in and, if a lot of clouds cover the sky, the new Cafè called Thomas’s in the Burberry flagship store in Regent Street will be our place for a pleasant escape.
















Bucket Bag


Thomas's Cafe in Regent Street - London


Thomas's Cafe in Regent Street - London

domenica 14 giugno 2015

KAINE BUFFONGE - FREAK IS CHIC


KAINE BUFFONGE

Il popolo della moda ama l’inusuale, l’inaspettato. Tra falsi applausi di circostanza e sbadigli nascosti dietro gli inviti alle sfilate, molto spesso si cela la noia, tradotta poi in tweet entusiasti sui social. In tempi in cui abbiamo visto di tutto e sembra che apparentemente niente possa essere inventato, abbiamo bisogno della sorpresa. E un modello con l’apparecchio ai denti, lentiggini e occhi che hanno un differente colore l’uno dall’altro è la risposta. E’ il caso di quello che sembra un nuovo astro nascente: Kaine Buffonge, londinese di 19 anni.
Prima è stato il turno di Shaun Ross, modello afro-americano albino. Poi quello di Rick Genest, modello tatuato dalla testa ai piedi come uno scheletro/zombie e divenuto famoso grazie alle collaborazioni con Thierry Mugler e Nicola Formichetti. Di tempo ne è passato da quando negli anni novanta l’imperfezione è stata portata nelle riviste più affermate del settore, con il corpo e il viso di Kate Moss e con lo stile snapshot di Terry Richardson. Esemplari le parole di Susan Sontag: “Tradizionalmente associata a modelli esemplari (nella Grecia antica le arti rappresentative mostravano soltanto giovani, il corpo nella sua perfezione), la bellezza, come hanno dimostrato le fotografie, esiste invece dappertutto. Accanto a coloro che si fanno belli per presentarsi davanti all’obiettivo, si sono visti conferire una loro bellezza anche i non attraenti e gli insoddisfatti”.
Siamo quindi nell’era di una reale democratizzazione della bellezza maschile? L’era della rivincita dei little monsters di cui Lady Gaga è la regina? Sarà finalmente l’individualità a vincere sull’omologazione? Inutile farsi illusioni per ora. Come spesso accade, è un intrigante specchietto per le allodole per riempire un vuoto di sostanza e di concetto, sulle passerelle e negli editoriali. E un interessante argomento di cui parlare tra una sfilata e l’altra…



The fashion world loves the unusual, the unexpected. Between fake applauses and yawns hidden behind polished invitations to the fashion shows, what we can see is boredom, translated into enthusiastic tweets on social networks. We have seen everything and it seems that nothing can be invented anymore, that’s why we need shocking surprises. A model with dental braces, freckles and different coloured eyes is the answer that makes the difference. It’s the case of a new face in men’s fashion: Kaine Buffonge, a 19 year old Londoner.
Among the first appearences of freaks on the catwalks there are Shaun Ross, afro-american albino model, and Rick Genest, tattooed model who looks like a zombie, well-known for his collaborations with Thierry Mugler and Nicola Formichetti. In the 90s Kate Moss, with her face and body, and Terry Richardson, with his snapshot photo style, took the imperfection in the most glamorous magazines. Susan Sontag wrote: “Beauty has been revealed by photographs as existing everywhere”
So, are we really living in era of democratization of beauty? Is this the revenge of the little monsters, celebrated by Lady Gaga’s songs? Is this the sign that individuality will win in the perpetual match with omologation? It’s pointless being naïve. As always happens, it’s only an illusion created to fill the emptiness of fashion, maybe just an intriguing issue to talk about along the walk to the next fashion show...



martedì 9 giugno 2015

TO SEE A WORLD IN A GRAIN OF SAND



Fermarsi. Riempire i polmoni di ossigeno e lasciare che il frastuono del mondo diventi solo un eco lontano.
Lasciare che il mondo corra e non essere più in gara. Accorgersi che la meta non era la stessa.
Lasciare la sicura via del dolore, così tante volte percorsa e tante volte offerta.
Partire e lasciarsi andare, con la paura come fedele compagna.
Accettare un nuovo cammino, quello della perdita, l’unica via per il cambiamento.
Dall’Italia a Parigi e ora a Londra, la mia nuova casa.
E’ così che sto imparando a “vedere il mondo in un granello di sabbia e il paradiso in un fiore selvatico, tenere l’infinito nel palmo di una mano e l’eternità in un’ora” – W. Blake
Accogliamo un nuovo sguardo sulle cose, sulla moda e il mondo.
E lasciamo che i semi germoglino. Se questo è il loro destino.


Stop. Breath and let the noise of the world become just a distant echo.
Let the world run alone leaving the race... Maybe you'll discover that the destination is different.
Leave the safe way of pain that you have walked for so long and that it was offered to you so many times.
Accept the new way of lost, the only one that gives you the access to transformation.
From Italy to Paris and now in London, my new home.
I’m learning to “see a world in a grain of sand and heaven in a wild flower, hold infinity in the palms of your hand and eternity in a hour” – W. Blake
Embracing a new point of view on fashion and the world,
let the seeds germinate, if it’s a plan of God.

giovedì 19 febbraio 2015

EDMUND OOI FALL-WINTER 2015-16 @ ARMANI TEATRO - MILAN




EDMUND OOI 
IS A MALAYSIAN-BORN MENSWEAR DESIGNER BASED IN BELGIUM,
SELECTED BY GIORGIO ARMANI
TO PRESENT HIS NEW COLLECTION AT ARMANI TEATRO,
AS A PART OF HIS PROJECT TO SUPPORT YOUNG TALENTS IN FASHION.

















































PHOTOS BY IVAN GUERRERO