L’arma più rivoluzionaria contro il conformismo della moda? Il savoir-faire.
Due termini che, in tempi in cui l’eccesso è diventato regola e norma, suonano come soavi melodie che interrompono un rumore costante a cui abbiamo fatto tristemente l’abitudine. E’ proprio la gioia esplorativa del saper fare a cui mira Kim Jones, che per la collezione autunno-inverno 2015-16 si ispira all'inglese Christopher Nemeth. Nome poco conosciuto ai più, designer e artista che negli anni ottanta si è opposto al concettualismo del decennio precedente per recuperare il sapore della manualità. Come? Destrutturando abiti usati, riutilizzando corde e sacchi postali per abiti fatti su misura, mettendo in evidenza le cuciture per rendere riconoscibile il processo creativo. Un richiamo agli archetipi dell’abbigliamento per mettere a fuoco ciò che oggi conta veramente nella moda: l'artigianalità contro un mondo fatto di immagine.
Attraverso le tipiche grafiche ad intreccio di Nemeth, Kim Jones ci ricorda che le idee devono essere il carburante per dimostrare di saper realizzare qualcosa di straordinario e qualitativamente valido nella sua concretezza, e non una giustificazione per nascondere il nulla. Soprattutto nel mondo della moda.
Bravo come sempre, Kim!
Due termini che, in tempi in cui l’eccesso è diventato regola e norma, suonano come soavi melodie che interrompono un rumore costante a cui abbiamo fatto tristemente l’abitudine. E’ proprio la gioia esplorativa del saper fare a cui mira Kim Jones, che per la collezione autunno-inverno 2015-16 si ispira all'inglese Christopher Nemeth. Nome poco conosciuto ai più, designer e artista che negli anni ottanta si è opposto al concettualismo del decennio precedente per recuperare il sapore della manualità. Come? Destrutturando abiti usati, riutilizzando corde e sacchi postali per abiti fatti su misura, mettendo in evidenza le cuciture per rendere riconoscibile il processo creativo. Un richiamo agli archetipi dell’abbigliamento per mettere a fuoco ciò che oggi conta veramente nella moda: l'artigianalità contro un mondo fatto di immagine.
Attraverso le tipiche grafiche ad intreccio di Nemeth, Kim Jones ci ricorda che le idee devono essere il carburante per dimostrare di saper realizzare qualcosa di straordinario e qualitativamente valido nella sua concretezza, e non una giustificazione per nascondere il nulla. Soprattutto nel mondo della moda.
Bravo come sempre, Kim!
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What is the most revolutionary tool to fight against the conformism of fashion? The savoir-faire.
Two terms that, in a time where excess is rule and norm, sound like pleasing melodies that interrupt a constant noise we are unfortunately accustomed to. The exploratory joy of creating is Kim Jones’s goal for this new menswear collection, inspired by the 80’s English designer Christopher Nemeth who struggled with the conceptualism of the previous decade to recover the importance of craftsmanship, disassembling and restructuring old suits, ropes and linen mail bags, showing the stitching of clothes, making deconstruction in a luxury way his own aesthetic. It’s a signal to remember the archetypes of clothing and to be focus on what is really important in fashion now: the art of making good quality products in a world obsessed by image.
Through the traditional crossed graphics of Nemeth, Kim Jones reminds us that ideas have to be the fuel to show our skills in making extraordinary and valuable things, and not only a justification to hide emptiness. This is especially true in the fashion world.
Well done Kim! As always!
Two terms that, in a time where excess is rule and norm, sound like pleasing melodies that interrupt a constant noise we are unfortunately accustomed to. The exploratory joy of creating is Kim Jones’s goal for this new menswear collection, inspired by the 80’s English designer Christopher Nemeth who struggled with the conceptualism of the previous decade to recover the importance of craftsmanship, disassembling and restructuring old suits, ropes and linen mail bags, showing the stitching of clothes, making deconstruction in a luxury way his own aesthetic. It’s a signal to remember the archetypes of clothing and to be focus on what is really important in fashion now: the art of making good quality products in a world obsessed by image.
Through the traditional crossed graphics of Nemeth, Kim Jones reminds us that ideas have to be the fuel to show our skills in making extraordinary and valuable things, and not only a justification to hide emptiness. This is especially true in the fashion world.
Well done Kim! As always!