ARTICLES         INTERVIEWS         VIDEOS         PHOTOS         FEATURES



giovedì 3 dicembre 2009

focus on: SJAAK HULLEKES








Sjaak Hullekes, "Oscar" collection - S/S 2010

Sjaak Hullekes, "Oscar" collection - S/S 2010

Sjaak Hullekes, "Oscar" collection - S/S 2010

Sjaak Hullekes, "Oscar" collection - S/S 2010

Sjaak Hullekes, "Oscar" collection - S/S 2010

Sjaak Hullekes, "Oscar" collection - S/S 2010


Classe 1981, vincitore del Mercedes-Benz Dutch Fashion Award del 2009 con la collezione "Oscar", Sjaak Hullekes è un Nobile designer olandese dal raffinatissimo gusto, sublime protagonista del nuovo scenario della moda maschile.
Insieme a Sebastiaan Kramer, creatore di una sofisticata linea di underwear per uomo, ha fondato Arnheim Fashion, gruppo destinato all'espansione, supportato dai 25.000 euro del premio assegnatogli. Ma ciò che farà da reale carburante alla loro grandezza è il loro spiccato spirito creativo e il loro singolare senso dello stile.
Ogni elemento sotto le mani di Sjaak è perfettamente studiato, calibrato, senza alcuna sbavatura. I capi risultano portabili, segretamente seduttivi, sofisticati senza alcun accenno di stravaganza.
Ciò che ci viene regalato dalla collezione "Oscar" non è altro che il perfetto guardaroba dell'intellettale moderno. O per lo meno di come a noi piacerebbe vederlo per le strade.
Nob si gode il piacevole calore estetico dell'astro nascente Sjaak Hullekes.


INTERVIEW

Quale è l'artista, il designer e il gruppo musicale che preferisci?
Artista: Jan Mankes. Ciò che mi piace riguardo il suo lavoro è che si può vedere e percepire il suo cosciente estraniamento dal mondo volto a creare una propria visione della realtà.
Designer: Mies van der Rohe. Il suo lavoro è chiaro, funzionale e commerciale.
Musica: Anthony and the Johnsons. La loro musica ha un tipo di sensibilità in grado di spezzarmi il cuore ogni volta che la ascolto.

Qual è il protagonista di un libro o l’autore di letteratura in cui identificheresti l’uomo Sjaak Hullekes?
Erwin Mortier. Questo scrittore fiammingo è in grado di descrivere le ambientazioni in maniera strabiliante e di creare atmosfere suggestive. Dà vita ad un ambiente rassicurante ed armonioso che anche io cerco di fornire a coloro che indossano le mie creazioni.


Un quadro in cui vedresti le tue creazioni.
Autoritratto di Edgar Fernhout, 1930, figlio di Charley Toorop. Institute Collection Holland, Dordrechts Museum.
Mi piace parecchio l’espressione fragile, ma anche consapevole di sé nei suoi occhi.


Nel tuo blog ho visto un uccello imbalsamato ed altre cose del genere. Raccontaci di più a riguardo.
Mio padre da giovane andava a caccia di cervi, lepri, fagiani ed altri animali… Da bambino ne ero affascinato. A volte mio padre mi dava zampe di fagiani con cui giocare ed io le portavo a scuola per spaventare le ragazze. Era così divertente! Ho sempre ricevuto corna di cervo e ritengo siano un tesoro prezioso. Conservo con affetto questi ricordi e penso che ci sia tanta bellezza in tutto ciò. E' davvero incredibile quello che la natura sia in grado di fare e creare.


Come e quando è nato il tuo marchio? E parlaci della collezione “Oscar”, dei tessuti e dei colori utilizzati.
Abbiamo lanciato il marchio nel 2007. Sentivamo la necessità di mostrare la nostra personale visione dell'uomo. Se si prende come esempio la nostra ultima collezione “Oscar”, qui volevamo rappresentare il dandy interiore che è in ognuno di noi. Oscar è un bel nome ed è anche associato ad Oscar Wilde, uno dei più grandi dandy mai vissuti. Lo abbiamo scelto anche per il suo forte modo di presentare sé stesso e di creare un look unico ed inimitabile.
Questa è una parte della filosofia di Sjaak Hullekes, essere sicuri di sé, osare, creare e combinare per mostrare la propria identità. E sempre questa filosofia può essere ritrovata nel design, ma anche nella scelta dei tessuti, molto leggeri o perfino trasparenti e nella vasta gamma di colori naturali insieme a un predominante rosso sbiadito che rende il tutto completo.


Sjaak Hullekes, "Oscar" collection - S/S 2010


Shorts molto corti che risaltano i punti forti di un uomo, ballerine e tessuti trasparenti. Un uomo a cui piace mostrarsi senza essere volgare. Quale è la tua formula della seduzione?
La seduzione è una delle più importanti cose al mondo, questo è ciò che penso io. E’ un peccato che gli uomini non abbiano voglia di utlizzarla. Amo i giochi di seduzione quotidiani e per ora credo che gli uomini dovrebbero lasciarsi andare e mostrare il proprio lato emotivo, senza risultare per forza femminili.
Io mi chiedo sempre: “Vorrei indossare questo?”. E fantastico su ciò che vorrei indossare o vedere su altre persone. Alla fine quando riordino queste idee, mi conducono verso un’immagine forte, sicura ed anche seduttiva.


Chi sono i tuoi attuali compratori?
E’ abbastanza generico, ma ciò che li accomuna tutti è la passione per un senso dello stile classico, sensibile, ben sviluppato, misto a sicurezza e semplicità.
Per la maggior parte sono creativi, ma sempre più persone, come ad esempio uomini d’affari, vestono Sjaak Hullekes. Tutto sta nel come venga combinato l’abbigliamento, per creare una propria identità.


Quali sono i punti di congiunzione e le differenze tra moda italiana e lo stile olandese secondo te?
Gli italiani hanno alle spalle una lunga storia della moda. Possiedono raffinata abilità per i tessuti e la sartoria. Gli olandesi non hanno una storia della moda così antica, pertanto l’ottica creativa è diversa. Nel nostro caso si potrebbe dire che creiamo una nostra nostalgia, in qualche modo. A seguito del contesto religioso e culturale portato dal cattolicesimo, in Italia l’abbigliamento è più stravagante e gli italiani sono davvero fieri di quel che loro hanno e gli piace mostrarsi di più. Gli olandesi invece sono calvinisti, disinteressati a ciò che indossano, principalmente infelici e più conservativi, penso. Questi diversi contesti rimangono abbastanza importanti per un designer, anche se non dovessero essere in prima persona cattolici o calvinisti.


Come è lavorare in squadra?
Non vorrei nulla di diverso! Ti tiene in guardia e ancor più concentrato su quello che fai. Tutto viene seguito due volte. Le decisioni vengono prese e pensate nel dettaglio prima di essere approvate. Noi abbiamo una specie di “Poldermenthaliteit”, come la chiamiamo noi nei Paesi Bassi, ovvero una mentalità che porta ad esaminare tutte le cose che si fanno e cercare di trovare la soluzione migliore.


Nob è il nome del nostro blog. Che cosa significa essere Nob oggi secondo te?
Raffinato, consapevole e di buon gusto.

Info:
sjaakhullekes.blogspot.com

di Leonardo Iuffrida
traduzione di Alessandro Mancarella



ORIGINAL TEXT:

What is your favorite artist, designer and music?
artist: Jan Mankes; What I like about his work is that you can see and feel his self-made isolation from the world around him to create his own view of what is reality.
designer: Mies van der Rohe; His work is clear, practical and business minded.
music: Anthony and the Johnsons; it is a kind of sensitivity which breaks my heart every time I listen to it.

Who is the protagonist of a book or the author of literature in which you would see the Sjaak Hullekes man?
Erwin Mortier. This Flemish writer has such an amazing way of describing surroundings and creating an atmosphere. He creates a secure and sympathetic environment that I also try to give to my wearers.

Is there a painting in which you would see your creations?
Self-portrait of Edgar Fernhout, 1930 son of Charley Toorop. Institute collection Holland, Dordrechts Museum.
I totally like the fragile yet self-aware expression in his eyes.

In your blog I have seen a stuffed bird and others like this. Tell us more about it.
My father used to slaughter deer, hares, pheasants and more... As a child I was fascinated by this. Sometimes my father gave me the pheasants paws to play with, and to let me frighten the girls at school (which was off-course a funny thing to do). I always got the antlers of the deer, which felt for me as a big treasure. I cherish these memories and think there is so much beauty in all of this, it is incredible what nature can do and make!

How and when was your brand born? And talk about the “Oscar” Collection, fabrics and color used.
We started the brand in 2007, we felt the need to bring our vision of men. If you take our latest collection “oscar” here we wanted to create an awareness of your dandy inside. Oscar is a beautiful name but the name also associate to Oscar Wilde, which was one of the greatest dandy’s we have had. His strong way of presenting himself and to create a look that was “his one”. This is a part of the philosophy of Sjaak Hullekes, be confident and dare to create and combine to show your identity.
You can see this philosophy in the designs but also in the choice of fabrics, really light or even transparent, and with a rich pallet of natural colors together with a strong faded red makes it for us complete.

Very small shorts that show the “hot points” of men, ballet flats and transparent fabrics. A man who likes showing himself without vulgarity. What is your formula for seduction?
Seduction is one of the most important things in the world; that’s my opinion. It is a shame that men often do not feel like doing so. I love the daily play of seduction, and for now I think that men have to do that to show their own fragile side without being to feminine.
I always ask myself: Would I wear this? Additionally I fantasize about what I would like to wear or what I would like to see on other people. In the end when I put these ideas together they bring forth a strong, confidant and, yes, also a seductive image.

Who are your current buyers?
It is quite broad but what they all have in common is there love for a classical, sensitive yet developed and self assured yet modest sense of style. They are mainly creatives, but also some more business-men kind of people are wearing Sjaak Hullekes. It all has to do with how to combine the clothing, to create your own identity.

What are the junction points and the differences between the Italian fashion and Dutch style in your opinion?
Italians have a long history in fashion. They have exquisite qualities in fabrics and tailoring. Dutch don’t have a history in fashion like the Italians therefore the perspective of creating is different. You could say we create our own nostalgia in a way.
Because of the Catholic background of Italy the clothing is more extravagant, Italians are more proud of what they got and like to show-of their-selfs more. The Dutch are Calvinists, not interested in what they ware, mainly misery and more conservative I think. These backgrounds are quite important for a designer, even though the might not be Calvinists or Catholics there-selfs.

How is working in team?
I wouldn’t want it any different! It keeps you on your guard and more business minded. Everything here is being looked at twice. Decisions are thought through carefully before we approve anything. We have got a kind of “Poldermenthaliteit” as we call it in The Netherlands, a typically Dutch to discuss all things you do, and find the best solution.

“Nob” is our blog’s name. What does being nob mean in your opinion?
Refined, aware and tasteful.


Info:
sjaakhullekes.blogspot.com

Leonardo Iuffrida

Nessun commento:

Posta un commento