*Luca Larenza, fashion designer
Luca Larenza, F/W 2009-10
Luca Larenza, F/W 2009-10
Luca Larenza, F/W 2009/10
Luca Larenza, F/W 2009-10
*Luca Larenza, S/S 2010
*Luca Larenza, S/S 2010
*Showroom Luca Larenza
Italian casual chic e neodandy. Queste le formule che designano l’uomo proposto da Luca Larenza, fashion designer della linea giovane di Angelo Fusco.
I profili in seta regimental, lo scudo, la polo e la produzione in serie limitata sono gli elementi chiave del marchio, nato nel 2005, quando viene registrato in Italia e in Giappone. In poco tempo viene proiettato in una delle vetrine più prestigiose del fashion system, via Montenapoleone, trovando spazio al numero 25 e iniziando una stimolante collaborazione con Angelo Fusco.
Italian casual chic e neodandy. Queste le formule che designano l’uomo proposto da Luca Larenza, fashion designer della linea giovane di Angelo Fusco.
I profili in seta regimental, lo scudo, la polo e la produzione in serie limitata sono gli elementi chiave del marchio, nato nel 2005, quando viene registrato in Italia e in Giappone. In poco tempo viene proiettato in una delle vetrine più prestigiose del fashion system, via Montenapoleone, trovando spazio al numero 25 e iniziando una stimolante collaborazione con Angelo Fusco.
I capi di Luca Larenza sono adatti ad un vero amante della qualità, ad un cultore delle sfumature, a colui che chiede l’autentico made in Italy.
Lo abbiamo incontrato per la presentazione della collezione primavera-estate 2010 e ora ve lo facciamo conoscere meglio.
- Raccontaci il modo in cui ti sei avvicinato alla moda e come è nato il rapporto di lavoro con Angelo Fusco.
- Mi sono avvicinato alla moda in una forma abbastanza atipica. Ho dipinto graffiti per 10 anni, sono da sempre appassionato d'arte e ''maniaco'' del dettaglio, specialmente in termini di abbigliamento, e una notte durante un viaggio in macchina da Caserta a Milano con Angelo Fusco, cultore del bello per eccellenza, con cui ho un rapporto familiare, mi fu proposto di creare la linea giovane dell'azienda.
- Nella tua definizione di neodandy appare un uomo autenticamente raffinato e cultore del bello. Un uomo dal naturale savoir-faire. Pensi che si possa educare alla bellezza anche l’uomo più pigro al senso dello stile o pensi che sia una dote innata?
- Penso che lo stile e l'eleganza dipendono molto dal contesto che ci circonda. L'Italia e' la patria della bellezza e dell'arte, questo sicuramente ha influenzato i gusti e la moda attraverso il tempo. Ad ogni modo e' sicuramente possibile educare al bello, ma ci sono delle eccezioni.
- In un sistema moda “usa e getta”, la tua linea si muove verso una idea di eleganza senza tempo. Spiegaci questo concetto.
- La mia linea va un po' controcorrente rispetto a quelli che sono i canoni ''commerciali '' del momento. Quando creo una collezione, semplicemente penso a cosa metterei nel mio armadio la prossima stagione (e incrocio le dita sperando che altri individui condividano i miei gusti !)
- Parlaci della collezione autunno-inverno 2009-10 e della collezione primavera-estate 2010.
- Quella dell'inverno 2009-10 e' una minicollezione composta da capi facilmente combinabili tra loro e intercambiabili. Tutti sono arricchiti da dettagli in seta regimental. Si va dalla giacca in velluto ''second-hand'' con gli interni rifatti in seta, al cardigan di lana grossa con bottoni in osso, passando attraverso i maglioncini sottilissimi in merino. Cachemire molto pratici e comodi ma allo stesso tempo eleganti e ponibili tutto l'anno. L'immagine ''punk'' che ho scelto per questa collezione contrasta molto con la pulizia dei capi, e' un contrasto voluto per dare risalto alle forme e per rivisitare il concetto di dandy in chiave moderna.
Per l'estate 2010, tutto e' realizzato in cotone organico, ci sono felpe ultraleggere dal fit morbido con fantasie microrigate all'interno del cappuccio, pronte per essere indossate in spiaggia per l'aperitivo o anche sotto una giacca di sera sopra un paio di shorts alla ''marinara''. E poi le immancabili polo con inserti in seta regimental, molto eleganti.
- Alla presentazione della collezione estate 2010 era presente anche il nuovissimo marchio Golden Submarine. Quali sono gli elementi di dialogo tra i due marchi?
- I ragazzi di Golden Submarine sono attentissimi ai dettagli e stanno promuovendo il concetto di sartorialita' in un campo inesplorato sotto questo punto di vista: il beachwear maschile. E' un concetto che ho trovato da subito molto interessante. Quello che ci unisce, a parte l'amicizia, e' l'attenzione per i dettagli e la ricerca di materiali sempre nuovi da offrire ad un pubblico molto esigente.
- Per la campagna pubblicitaria della primavera-estate 2009 il modello ha i baffi, che a noi sono tanto cari. Cosa pensi riguardo a questo Nobile vessillo?
- Beh, riguardo ai baffi, penso ad una foto del principe Vittorio Emanuele III da giovane, appesa al muro del tinello di casa di mia nonna che e' li' da sempre. Forse quando ho scelto il modello per la campagna di quest'estate ho avuto una sorta di lapsus freudiano. In ogni caso anche mio padre ha sempre avuto i baffi e quindi sono una cosa che in un certo qual modo ho ''sotto il naso'' da sempre.
- Quali sono i tuoi progetti futuri?
- Per quanto riguarda i miei progetti futuri, mi piacerebbe tra un po' di tempo ampliare la linea, non limitandomi quindi solo al discorso della maglieria. Poi tra qualche anno aprire un primo flagship store, una sorta di boutique-salotto...( sorpresa :P )
Lo abbiamo incontrato per la presentazione della collezione primavera-estate 2010 e ora ve lo facciamo conoscere meglio.
- Raccontaci il modo in cui ti sei avvicinato alla moda e come è nato il rapporto di lavoro con Angelo Fusco.
- Mi sono avvicinato alla moda in una forma abbastanza atipica. Ho dipinto graffiti per 10 anni, sono da sempre appassionato d'arte e ''maniaco'' del dettaglio, specialmente in termini di abbigliamento, e una notte durante un viaggio in macchina da Caserta a Milano con Angelo Fusco, cultore del bello per eccellenza, con cui ho un rapporto familiare, mi fu proposto di creare la linea giovane dell'azienda.
- Nella tua definizione di neodandy appare un uomo autenticamente raffinato e cultore del bello. Un uomo dal naturale savoir-faire. Pensi che si possa educare alla bellezza anche l’uomo più pigro al senso dello stile o pensi che sia una dote innata?
- Penso che lo stile e l'eleganza dipendono molto dal contesto che ci circonda. L'Italia e' la patria della bellezza e dell'arte, questo sicuramente ha influenzato i gusti e la moda attraverso il tempo. Ad ogni modo e' sicuramente possibile educare al bello, ma ci sono delle eccezioni.
- In un sistema moda “usa e getta”, la tua linea si muove verso una idea di eleganza senza tempo. Spiegaci questo concetto.
- La mia linea va un po' controcorrente rispetto a quelli che sono i canoni ''commerciali '' del momento. Quando creo una collezione, semplicemente penso a cosa metterei nel mio armadio la prossima stagione (e incrocio le dita sperando che altri individui condividano i miei gusti !)
- Parlaci della collezione autunno-inverno 2009-10 e della collezione primavera-estate 2010.
- Quella dell'inverno 2009-10 e' una minicollezione composta da capi facilmente combinabili tra loro e intercambiabili. Tutti sono arricchiti da dettagli in seta regimental. Si va dalla giacca in velluto ''second-hand'' con gli interni rifatti in seta, al cardigan di lana grossa con bottoni in osso, passando attraverso i maglioncini sottilissimi in merino. Cachemire molto pratici e comodi ma allo stesso tempo eleganti e ponibili tutto l'anno. L'immagine ''punk'' che ho scelto per questa collezione contrasta molto con la pulizia dei capi, e' un contrasto voluto per dare risalto alle forme e per rivisitare il concetto di dandy in chiave moderna.
Per l'estate 2010, tutto e' realizzato in cotone organico, ci sono felpe ultraleggere dal fit morbido con fantasie microrigate all'interno del cappuccio, pronte per essere indossate in spiaggia per l'aperitivo o anche sotto una giacca di sera sopra un paio di shorts alla ''marinara''. E poi le immancabili polo con inserti in seta regimental, molto eleganti.
- Alla presentazione della collezione estate 2010 era presente anche il nuovissimo marchio Golden Submarine. Quali sono gli elementi di dialogo tra i due marchi?
- I ragazzi di Golden Submarine sono attentissimi ai dettagli e stanno promuovendo il concetto di sartorialita' in un campo inesplorato sotto questo punto di vista: il beachwear maschile. E' un concetto che ho trovato da subito molto interessante. Quello che ci unisce, a parte l'amicizia, e' l'attenzione per i dettagli e la ricerca di materiali sempre nuovi da offrire ad un pubblico molto esigente.
- Per la campagna pubblicitaria della primavera-estate 2009 il modello ha i baffi, che a noi sono tanto cari. Cosa pensi riguardo a questo Nobile vessillo?
- Beh, riguardo ai baffi, penso ad una foto del principe Vittorio Emanuele III da giovane, appesa al muro del tinello di casa di mia nonna che e' li' da sempre. Forse quando ho scelto il modello per la campagna di quest'estate ho avuto una sorta di lapsus freudiano. In ogni caso anche mio padre ha sempre avuto i baffi e quindi sono una cosa che in un certo qual modo ho ''sotto il naso'' da sempre.
- Quali sono i tuoi progetti futuri?
- Per quanto riguarda i miei progetti futuri, mi piacerebbe tra un po' di tempo ampliare la linea, non limitandomi quindi solo al discorso della maglieria. Poi tra qualche anno aprire un primo flagship store, una sorta di boutique-salotto...( sorpresa :P )
-testo di Leonardo Iuffrida
*foto di Alessandro Mancarella
Per ulteriori info su Luca Larenza: http://www.lucalarenza.com/
Complimenti per il sito. Invito a visitare http://pilland.blogspot.com dove ci sono le mie realizzazioni a maglia ed uncinetto.
RispondiEliminaSaluti
It's casual chic but it brings anything new..
RispondiEliminasn stato alla presentazione complimenti ad entrambi ,golden submarine...................... veramente originale
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