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venerdì 25 gennaio 2013

LVlive Experience - Louis Vuitton Cabinet d’Écriture








Seconda tappa del nostro viaggio: il primo Cabinet d’Écriture firmato Louis Vuitton.
Un luogo nostalgico al numero 6 di Place Saint-Germain des Prés a Parigi. Uno store della durata di un anno che ci porta indietro nel tempo, in un’epoca a noi prossima, che sembra inesorabilmente perduta, nella quale ritrovare penne, inchiostri, scrigni, cristalli, carte da lettere e scrittoi da viaggio. E toccare con mano il piacere personale della scrittura.
Sulla scia di Gaston-Louis Vuitton, ardente bibliofilo e appassionato di tipografia, nasce questo originale store, strutturato principalmente come una camera delle meraviglie del Seicento, uno spazio dedicato allo studio in cui i collezionisti amavano riporre ed esibire i loro oggetti preziosi, conservati in teche e cassetti. Feticcio per noi irrinunciabile è l’inchiostro colorato, da scegliere a seconda dell’umore o delle connotazioni caratteriali, senza dimenticare la carta con disegni che riproducono i dettagli della pelletteria Vuitton. Ma entrare nel Cabinet d’Écriture Louis Vuitton, in un presente sempre più virtuale, incentrato molto spesso sulla quantità rispetto alla qualità della comunicazione, sulla simulazione più che sulla effettiva esperienza del reale, non vuol dire soltanto acquistare degli oggetti, significa rendersi partecipi di una missione culturale indirizzata all’acquisizione di senso. Fondamentale è difatti, per chi come noi vive e lavora quotidianamente con le straordinarie potenzialità del web, ma ne deve gestire l’assoluta impalpabilità, integrare quei piaceri che rimarranno insostituibili e sono ancora legati indissolubilmente con il mondo concreto della carta: l’intimità della scrittura corsiva, la fragranza della persona amata impressa su una lettera, senza contare quell’elogio alla lentezza che tutti noi bramiamo nel privato delle nostre case.

Article: Leonardo Iuffrida
Translation: Alessandro Mancarella
Photos: Leonardo Iuffrida & Alessandro Mancarella

The Cabinet d’Écriture signed by Louis Vuitton has been the second stop of our journey.
A nostalgic place at the number 6 of Place Saint-Germain des Prés in Paris. A temporary store for one year that brings you back in time, in a close era that seems relentlessly lost, in which you can find pens, inks, trunks, crystals, writing papers and writing tables. And to see the personal pleasure of writing with your own eyes.
This original store has been created following the passion for printing works and books of Gaston-Louis Vuitton, who was the nephew of the founder. It is mainly structured as a seventeenth-century cabinet of curiosities, which is a space where collectors used to place and exhibit their precious items, kept in shrines and drawers. You can find authentic must-have products such as the colourful inks that you can decide to change according to your mood or the letter papers with typical Vuitton patterns. But entering Louis Vuitton Cabinet d’Écriture doesn’t only mean buying objects, but being part of a cultural mission with the aim of acquiring knowledge, a rarity in a world always more virtual, based on communication quantity instead of quality one and on the simulation instead of the real experience. So for those who like us daily live and work with the extraordinary potentialities of the web, but have to manage its absolute impalpability, it will be fundamental to maintain those irreplaceable pleasures linked to the concrete paper world: the intimacy of the cursive script handwritten, the fragrance of a beloved person impressed on a letter, without forgetting the praise of slowness that we all pine for in the private of our houses.

























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