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martedì 3 maggio 2011

Umit Benan Fall/Winter 2011-12- Milan Fashion Week

Umit Benan

“Soldi, soldi, soldi. Deve essere divertente nel mondo dell’uomo ricco” cantavano gli ABBA nel 1976. Si anticipava così, con uno spirito ancora scanzonato, quella che fu invece la delirante febbre per la scalata al successo degli yuppie anni ottanta, incarnata da film drammatici come Wall Street e American Psycho. “Trovo molto interessanti i protagonisti di queste due storie. Sono uomini eleganti, sofisticati e un po’ folli, caratteristiche che fanno parte dello spirito del marchio”, ci spiega l’oramai affermato designer turco, che ci illustra le ispirazioni della sua collezione autunno-inverno 2011-12. “Ho voluto creare la mia banca ideale. Ogni modello rappresenta un ruolo, una particolare tipologia caratteriale, un preciso momento della giornata. Ad esempio c’è chi non è andato al lavoro, ma riceve una chiamata all’improvviso e così indossa la giacca e la cravatta insieme ai pantaloni del pigiama. E’ una collezione fatta di personaggi e tessuti più che di colori, che va studiata nei dettagli. All’apparenza possono sembrare capi molto classici e noiosi. Per questo bisogna avere uno sguardo attento per apprezzare quelle modifiche che rendono una giacca anni ottanta assolutamente moderna e fuori dal comune”. Ed è proprio questa sottile sregolatezza che rende unico ed inimitabile lo stile di Umit, ribelle ad ogni imposizione della moda, anticonvenzionale nella scelta degli indossatori, dotati di una propria specifica individualità. “Ogni stagione presento lo stesso uomo. Forse è mio padre, mio zio, un mio amico, ma è sempre la medesima famiglia. E’ un uomo reale, virile, aggressivo, sicuro di sé, tanto da potersi mettere una gonna”.
Come consuetudine, concludiamo la nostra chiacchierata chiedendo anche a lui di darci la sua personale visione del significato del termine nobile oggi: “Una persona ironica, che sa quello che fa, che è felice di essere quello che è e non si cura di ciò che fanno gli altri”. Parole sante.

Article: Leonardo Iuffrida
Translation: Alessandro Mancarella
Photos: Alessandro Mancarella

Info: www.umitbenan.com

“Money, money, money. Must be funny in the rich man’s world” used to sing ABBA in 1976. That was the anticipation of even more easy-going way that would become the delirious climb to the success of the ‘80s yuppies, as in drama movies such as Wall Street and American Psycho. “I find the protagonists of these two stories extremely interesting. They are both elegant, sophisticated and a little bit crazy, all features that belong to the spirit of the brand”, the affirmed Turkish designer explained to us, illustrating the inspirations for his fall-winter 2011-12 collection. “I wanted to create my own ideal bank. Each model represents a role, a personal typology of temperament, a certain moment of the day. For example there is one who hasn’t gone to work yet, but after receiving a sudden phone call he puts on the suit jacket and tie together with pyjama pants. It is a collection made of characters and fabrics, more than colours, which must be examined in its details. These items can apparently seem really classic and boring. For this reason you should take a careful look to appreciate those changes that make an eighties jacket certainly modern and special.” Umit’s style is definitely unique and peerless thanks to this subtle naughtiness that rebels against every fashion dictate, unconventional in choosing the models, who keep their own specific individuality. “Each season I show the same man. Maybe he is my father, my uncle, a friend of mine, but always part of the same family. He is a real man, virile, aggressive, self-confident and bold enough to wear a skirt”.
As usual, we conclude our conversation by asking him to give us his personal vision of today's meaning of the word noble: “An ironic person, conscious of what he does, happy to be who he is and indifferent to what others do”. How right he is!






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