“Novelle Rusticane”. Sembrano un omaggio a Verga i capi di Luca Larenza per il prossimo inverno. I colori terrosi, il taglio a vivo, le maculature del tempo dei foulard in devorè conducono alle scene rurali del verismo ottocentesco; al paesaggio estremo, aspro e aggressivo delle terre del Sud; alle fatiche solitarie di pastori e carbonari; alla stravaganza dei giullari di strada e agli aforismi latini, che affiancati a ritratti quattrocenteschi, campeggiano graficamente come fregi sulle t-shirt. Per esempio "mater artium necessitas”: la necessità è la madre delle arti. Un motto che serve da spinta propulsiva. «Ci rappresenta perché siamo giovani e stiamo affrontando una serie di sacrifici che fanno parte delle fasi iniziali del lancio di un brand», spiega Luca Larenza, napoletano doc. E non manca l’ironia più provocatoria per sdrammatizzare i capi più formali. C’è anche l’immagine di una vergine che dice “do ut des”: io do affinchè tu dia.
Si pensa però sempre alla vita dei giorni d’oggi e alle sue incombenze. «Il collo alto di un maglione può dare fastidio quando si entra in locale chiuso, perciò abbiamo pensato ad un collo estraibile, che può fungere da accessorio autonomo». La maglieria in baby alpaca con alamari in corda di canapa e legno, e per i pesi più leggeri lana, seta e cachemire evocano le sensazioni tattili del lusso barocco, radicato nel dna del regno delle due Sicilie. La tradizione della sartoria napoletana trova poi la sua esplicitazione nel capospalla, eseguito da un vero maestro artigiano. «Abbiamo utilizzato il cotone e il Tencel, una fibra scoperta recentemente che conferisce grande comodità, perfetta per muoversi e guidare senza costrizioni».
Cosa completa questo gentiluomo di campagna? Due foglie secche come pochette. E il gioco è fatto.
Si pensa però sempre alla vita dei giorni d’oggi e alle sue incombenze. «Il collo alto di un maglione può dare fastidio quando si entra in locale chiuso, perciò abbiamo pensato ad un collo estraibile, che può fungere da accessorio autonomo». La maglieria in baby alpaca con alamari in corda di canapa e legno, e per i pesi più leggeri lana, seta e cachemire evocano le sensazioni tattili del lusso barocco, radicato nel dna del regno delle due Sicilie. La tradizione della sartoria napoletana trova poi la sua esplicitazione nel capospalla, eseguito da un vero maestro artigiano. «Abbiamo utilizzato il cotone e il Tencel, una fibra scoperta recentemente che conferisce grande comodità, perfetta per muoversi e guidare senza costrizioni».
Cosa completa questo gentiluomo di campagna? Due foglie secche come pochette. E il gioco è fatto.
Article: Leonardo Iuffrida
Translation: Alessandro Mancarella
Luca Larenza F/W 2011-12 ad campaign
Photographer: Giuseppe Migliaccio
Stylist: Davide Valentino
Model: Frank Betancort
Info: www.lucalarenza.it
Translation: Alessandro Mancarella
Luca Larenza F/W 2011-12 ad campaign
Photographer: Giuseppe Migliaccio
Stylist: Davide Valentino
Model: Frank Betancort
Info: www.lucalarenza.it
“Life in the Fields”. Luca Larenza’s items for next winter seem a real homage to Giovanni Verga. The earthy colours, raw cut edges and devoré neckerchiefs lead us to the country scenes of Verismo, a nineteenth-century literary movement, and to extreme, harsh and aggressive landscape, typical of the South of Italy. They also bring back the memories of shepherds and charcoal burners solitary hard work and street entertainers’ oddity. Furthermore they relate to Latin quotes, which together with quattrocento portraits, rule over t-shirts as coats of arms. “Mater artium necessitas”: necessity is the mother of invention. This saying serves to give a boost, as the genuine Neapolitan Luca Larenza explained to us: «It represents us because we are young and launching a new brand, which at the beginning means sacrifice». There is even a provoking irony to downplay formal pieces. As in the image of a virgin saying “do ut des”: I give that you might give.
There is also a reflection about today's life and its duties. «The high collar of a sweater can bother you when you enter somewhere indoors, so we thought of creating a removable collar, that can be used as an independent item too». The baby alpaca knitwear has frogs made of hemp strings and wood. For lighter weights, wool, silk and cashmere summon tactile sensations of baroque luxury, rooted in the Kingdom of the DNA of the Two Sicilies. The tradition of Neapolitan tailoring is at its best clarification in the coat, made by a real master craftsman. «We have used cotton and lyocell, which is a recent discovery and highly comfortable fiber, perfect for boundless moving and driving».
Does this country gentleman need anything more to be fully accessorized? Two dried leaves as pocket square. That’s it!
There is also a reflection about today's life and its duties. «The high collar of a sweater can bother you when you enter somewhere indoors, so we thought of creating a removable collar, that can be used as an independent item too». The baby alpaca knitwear has frogs made of hemp strings and wood. For lighter weights, wool, silk and cashmere summon tactile sensations of baroque luxury, rooted in the Kingdom of the DNA of the Two Sicilies. The tradition of Neapolitan tailoring is at its best clarification in the coat, made by a real master craftsman. «We have used cotton and lyocell, which is a recent discovery and highly comfortable fiber, perfect for boundless moving and driving».
Does this country gentleman need anything more to be fully accessorized? Two dried leaves as pocket square. That’s it!
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