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sabato 6 giugno 2009

MOUSTACHE BOY



Moschino
Orlando Bloom
Brad Pitt
Jude Law
Brandon Flowers

Tom of Finland
Freddie Mercury


Javier Felices


Riccardo Vastola by Marcella Fierro

“La timidezza è imberbe? E baffata è la presunzione?”- Gabriele d’Annunzio

“I baffi sono indispensabili in una fisionomia virile” si legge in I Baffi di Maupassant. E sembra proprio questo il dictat di un nuovo fenomeno di strada che sta coinvolgendo i giovani di tutta Europa. Forse l’input è stato dato da star hollywoodiane del calibro di Orlando Bloom, Brad Pitt e Jude Law, che lo scorso anno si sono foggiati dell’ammaliante accessorio maschile. Oppure dalle passerelle di Dirk Bikkembergs del 2008. Ma sembra essere per lo più un fenomeno nato spontaneamente e autonomamente.
La parola baffo deriva dal termine greco Bafè, tintura, bagnatura. In generale associato al segno che viene lasciato dalle bevande sulle labbra. Mustacchi deriva invece dal termine greco-bizantino mystax, labbro superiore.
Se si cerca il primo uomo con i baffi è un soldato Sciita in un manufatto del 300 a.c. E questo accessorio è rimasto, fino a qualche decade fa, ancora legato alla sfera militare, fino ad arrivare a definirne gradi e titoli. Segno di riconoscimento di grandi capi di stato e dittatori. Basti pensare ad Hitler e Stalin. Da sempre simbolo di vanità, tanto che è praticamente impossibile trovare ritratti di papi e alti prelati con baffi o basette. Magari con pizzetti, mosche, folte barbe, ma non con i semplici mustacchi.
In uso soprattutto nell’ottocento. Di gran moda negli anni trenta a imitazione di grandi attori come Clark Gable, ancora oggi riconosciuto come un mito senza tempo. Insieme al quale vanno ricordati i seducenti baffi sottili di Errol Flynn e Amedeo Nazzari. Per anni celato sogno di milioni di donne che hanno desiderato di essere solleticate dai loro affascinanti baffi. Vi sono anche quelli eccentrici di Dalì. Genio del surrealismo, attualmente celebrato dal mondo della moda e del cinema per i vent'anni dalla sua morte, con flaconi stravaganti, pubblicità e film di prossima uscita. Come Dalì di Simon West, Little Ashes di Paul Morrison e Dalì: The Surrealsit Story con Al Pacino. Artista i cui baffi ad accento circonflesso lasceranno una traccia indelebile nella nostra memoria. Sovversivi invece quelli usati da Duchamp. Negli anni ottanta folti e aggressivi con Freddie Mercury e Tom Selleck. Famosi quelli dei personaggi erotici di Tom Of Finland, celebrato recentemente dalla Taschen con l’uscita del monumentale XXL.
I modelli da seguire ne illustrano le diverse forme e declinazioni. Sexy, retrò, sottili, prepotenti. Sicuramente un accessorio ritenuto insostituibile per Nob. Una splendida cornice per le labbra. Un virile segno di distinzione. Come un dolce letto di petali, pronti ad offrire il sapore delle labbra di un uomo.
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di Leonardo Iuffrida

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