Chanel Spring-Summer 2010
Chanel Spring - Summer 2010
Chanel Spring - Summer 2010
Chanel Spring - Summer 2010
Jean-Honore Fragonard, The stolen kiss
Francois Boucher, Pastorale
Nel settecento francese, durante il regno di Luigi XV, Boucher divenne pittore di corte e Madame de Pompadour ne fece il suo protetto. I suoi soggetti mettevano in risalto la voluttà delle carni femminili, in un contesto in cui i temi licenziosi ed erotici erano in gran voga. Maria Antonietta si fece costruire un intero villaggio, con fattoria, mulino e latteria, dove rifugiarsi e vivere liberamente delle sue passioni, ricordando quello che Rousseau definiva come “stato di natura”, una condizione "pre-politica" in cui l’uomo era sereno, in pace con sé stesso e gli altri uomini. Tra Maria Antonietta e Madame de Pompadour, Lagerfeld propone una bucolica frivolezza, di gioie puerili e amori fugaci, in nome della oramai dimenticata ingenuità, della beata gioventù e della sana bellezza. In questo vagheggiato mondo idilliaco non poteva mancare una contesa d’amore. Infatti concludono la sfilata le top Freja Beha Erichsen e Lara Stone, che si rotolano tra le balle di fieno contendendosi Baptiste Giabiconi, letteralmente travolte dall’ardore dei loro impulsi. Come il mondo italiano così distante dal bigottismo inglese dell'Età edoardiana descritto in Camera con vista di Forster, Chanel invita al divertimento, al sorriso e alla libertà delle passioni. Al di là di ogni etichetta.
di Leonardo Iuffrida
foto del villaggio di Maria Antonietta di Leonardo Iuffrida
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