Sean O'Pry for i-D
by Daniele + Iango - 2012
"I do believe in fairies I do I do"
by Kwannam Chu for I.T Post - 2012
"Top Gear" by Lumir Schulz - 2012
J. Lindeberg F/W 2012-13
by Peter Lindbergh
Oriol Elcacho for Hola Spain
by Paco Peregrin - 2012
Patrick Lacsina for Vanity Fair - 2013
"Narciso" by Caravaggio - 1557
"A beauty story" by Marcelo Krasilcic
for Visual Tales Magazine - 2012
Max Papendieck by Skye Tan - 2012
Specchi e gemelli. Da visioni narcisistiche a veri modelli al quadrato, la moda si innamora del tema del doppio.
Nel 2010 il designer Alexander McQueen propose in passerella iconiche stampe simmetriche, simili nell’aspetto alle immagini di Rorschach, utilizzate per valutare psicologia e personalità di un individuo. Da quel momento in poi la moda non ha smesso di farsi ammaliare da tutto ciò che è speculare. Come in una continua indagine introspettiva.
Secondo Lacan è proprio davanti allo specchio che avviene uno dei momenti cruciali nella costituzione della propria identità. Sempre nella psicanalisi, la figura del sosia sarebbe anche legata al bisogno di controllare la paura della morte, incarnando una sorta di duplicazione della vita stessa. Ma è questa volontà di fissare la vita che ne ribadisce l’assenza e la caducità, e il doppio da difesa contro la morte ne diventa sua annunciazione. L'amaro destino del bel Narciso funge in questo modo da parabola di un presagio nefasto. Allo stesso tempo, come in Dr Jekyll e Mr Hyde, il doppio rappresenterebbe l'oggettivazione di desideri e fantasie represse.
E in effetti, a ben pensarci, non è la moda il contenitore di una dimensione virtuale nella quale vogliamo identificarci, specchio di sogni a volte irrealizzabili? Non cerca di fermare il tempo, di cristallizzare la bellezza e la giovinezza in eterno? Così la moda ci attrae e ci spaventa, rispolverando archetipiche paure e riflettendo su se stessa. La moda perturbante si guarda allo specchio.
Nel 2010 il designer Alexander McQueen propose in passerella iconiche stampe simmetriche, simili nell’aspetto alle immagini di Rorschach, utilizzate per valutare psicologia e personalità di un individuo. Da quel momento in poi la moda non ha smesso di farsi ammaliare da tutto ciò che è speculare. Come in una continua indagine introspettiva.
Secondo Lacan è proprio davanti allo specchio che avviene uno dei momenti cruciali nella costituzione della propria identità. Sempre nella psicanalisi, la figura del sosia sarebbe anche legata al bisogno di controllare la paura della morte, incarnando una sorta di duplicazione della vita stessa. Ma è questa volontà di fissare la vita che ne ribadisce l’assenza e la caducità, e il doppio da difesa contro la morte ne diventa sua annunciazione. L'amaro destino del bel Narciso funge in questo modo da parabola di un presagio nefasto. Allo stesso tempo, come in Dr Jekyll e Mr Hyde, il doppio rappresenterebbe l'oggettivazione di desideri e fantasie represse.
E in effetti, a ben pensarci, non è la moda il contenitore di una dimensione virtuale nella quale vogliamo identificarci, specchio di sogni a volte irrealizzabili? Non cerca di fermare il tempo, di cristallizzare la bellezza e la giovinezza in eterno? Così la moda ci attrae e ci spaventa, rispolverando archetipiche paure e riflettendo su se stessa. La moda perturbante si guarda allo specchio.
Article: Leonardo Iuffrida
Translation: Alessandro Mancarella
Translation: Alessandro Mancarella
Mirrors and twins. The fashion system falls in love with the theme of the double, including narcissistic visions and real models x2.
In 2010 Alexander McQueen proposed on the catwalk iconic symmetric prints, alike in the appeal to the Rorschach images that are used to test the psychology and personality of a person. From that moment the fashion world has never stopped adoring all that is specular. As a continuous introspective research.
According to Lacan the mirror has a real important influence in the construction of our own identity. And always in the psychoanalysis, the figure of the alter ego would be linked to the necessity to control the fear of death, embodying a sort of duplication of the life itself. But the will to fixate on the life reaffirms its absence and transience, and the double from defence against the death becomes its annunciation. The bitter destiny of the beautiful Narcissus works as parable of an ill-omened presage. At the same time, as in Dr Jekyll and Mr Hyde, the double would represent the objectification of desired and repressed fantasies.
And in effect isn’t fashion a container of a virtual dimension in which we want to identify, as a mirror of dreams sometimes realizable? Doesn’t it try to stop the time, to crystallize the beauty and youth in aeternum? So fashion attracts and frightens us, retaking ancestral fears and reflecting on itself. The perturb fashion looks in the mirror.
In 2010 Alexander McQueen proposed on the catwalk iconic symmetric prints, alike in the appeal to the Rorschach images that are used to test the psychology and personality of a person. From that moment the fashion world has never stopped adoring all that is specular. As a continuous introspective research.
According to Lacan the mirror has a real important influence in the construction of our own identity. And always in the psychoanalysis, the figure of the alter ego would be linked to the necessity to control the fear of death, embodying a sort of duplication of the life itself. But the will to fixate on the life reaffirms its absence and transience, and the double from defence against the death becomes its annunciation. The bitter destiny of the beautiful Narcissus works as parable of an ill-omened presage. At the same time, as in Dr Jekyll and Mr Hyde, the double would represent the objectification of desired and repressed fantasies.
And in effect isn’t fashion a container of a virtual dimension in which we want to identify, as a mirror of dreams sometimes realizable? Doesn’t it try to stop the time, to crystallize the beauty and youth in aeternum? So fashion attracts and frightens us, retaking ancestral fears and reflecting on itself. The perturb fashion looks in the mirror.
Stenmark Twins in "Naughty" for GQ China
by Giampapolo Sgura - 2012
Stenmark Twins for Seventh Man
by John Paul Pietrus - 2011
Cannata Twins by Lope Navo - 2010
Norris Twins for Kurv
by Francesco Scontrini - 2013
"The right direction" for Vogue Hommes Japan
by Santiago & Mauricio - 2012
Davenport Twins for Gap - 2012
Stenmark Twins for WWD
by Eli Schmidt - 2012
Norris Twins for Toh
by Simon - 2012
Sampaio Twins for Simons - 2012
Stenmark Twins for L'Officiel Hommes
by Milan Vukmirovic - 2011
Whowww!!!COMPLIMENTI per questo articolo! Con voi la moda è davvero cultura!
RispondiEliminaIl gioco di specchi, la ricorsività sono segno dell'intelligenza e spesso del genio. Il tema del doppio, dello specchio era insito in Leonardo che leggeva e scriveva a rovescio senza problemi e lo ripropose in molte sue opere. Ma anche in Michelangelo, nella Cappella Sistina, nella Creazione dell’uomo, le mani del Padre toccano il futuro Figlio dell’uomo, e sono protese verso Adamo, in modo similare. Simili nella Caduta dell’uomo sono l’angelo e il serpente tentatore. L’angelo e il serpente sono speculari. Sembrano dei gemelli. Simili sono Aman crocifisso nella Volta della Cappella Sistina e il Gesù del Giudizio Universale sulla parete d’altare. Cfr. Ebook (amazon) di Ravecca Massimo: Tre uomini un volto: Gesù, Leonardo e Michelangelo.
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