Dopo “The Millionaire” di Danny Boyle e un processo di globalizzazione sempre più pervasivo, che ha portato la produzione cinematografica made in Bollywood nei palinsesti televisivi nazionali, l’India non è più così distante. Tuttavia le differenze culturali tratteggiate agli inizi del Novecento da E. M. Forster in “Passaggio in India” ritornano più che mai attuali.
Sete, ricami, tessuti e lustrini che scintillano sgargianti nella moda maschile ci catapultano verso terre lontane dal sapore al curry. Un orientalismo di chi brama esotismi, diversità per l’appunto, non limitato al solo appagamento dei sensi, ma diretto a rintracciare risposte assenti nell’immediato qui e ora. In tal senso l’omonimo film tratto dal romanzo “Mangia, prega, ama” oppure le fughe geografiche condotte dall’artista Luigi Ontani sono esemplari. Anche Canali, Chanel e Frankie Morello hanno intrapreso questo cammino, fornendo un biglietto di sola andata verso la ricerca di se stessi.
Sete, ricami, tessuti e lustrini che scintillano sgargianti nella moda maschile ci catapultano verso terre lontane dal sapore al curry. Un orientalismo di chi brama esotismi, diversità per l’appunto, non limitato al solo appagamento dei sensi, ma diretto a rintracciare risposte assenti nell’immediato qui e ora. In tal senso l’omonimo film tratto dal romanzo “Mangia, prega, ama” oppure le fughe geografiche condotte dall’artista Luigi Ontani sono esemplari. Anche Canali, Chanel e Frankie Morello hanno intrapreso questo cammino, fornendo un biglietto di sola andata verso la ricerca di se stessi.
Article: Leonardo Iuffrida
Translation: Alessandro Mancarella
Translation: Alessandro Mancarella
India is not far anymore after “Slumdog Millionaire” by Danny Boyle and a process of globalisation always more pervading that brought “made in Bollywood” film productions in national TV schedule. Nevertheless the cultural differences spotted by E. M. Forster at the beginning of twentieth century in “ A passage to India” still exist.
Flashy silks, embroideries, fabrics and sequins shine in menswear leading us to faraway lands, with a touch of curry. An orientalism for those who crave for exoticisms, something different, not just to satisfy senses, but also to find answers to the immediate problems. Perfect examples can be the movie based on the homonymous book “Eat, pray, love” or the geographic escapes led by the artist Luigi Ontani. Even Canali, Chanel and Frankie Morello undertook this path, providing a one-way ticket to self-pursuit.
Flashy silks, embroideries, fabrics and sequins shine in menswear leading us to faraway lands, with a touch of curry. An orientalism for those who crave for exoticisms, something different, not just to satisfy senses, but also to find answers to the immediate problems. Perfect examples can be the movie based on the homonymous book “Eat, pray, love” or the geographic escapes led by the artist Luigi Ontani. Even Canali, Chanel and Frankie Morello undertook this path, providing a one-way ticket to self-pursuit.
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