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lunedì 15 marzo 2010

Florence + the Machine




Gustav Klimt, Nuda Veritas (1899)



Claude Monet, Camille Monet in japanese costume (1876)

Gustav Klimt, Giuditta - particolare (1901)




Botticelli, La primavera - particolare (1478)




Dante Rossetti, Venus Verticordia (1866)



Gustav Klimt, Water Serpent II (1904-07)





Frank Cadogan Cowper, Belle Dame Sans Merci (1926)




Se oggi Omero dovesse descrivere il canto ammaliante delle sirene incantatrici prenderebbe ispirazione dalla sua voce. Se Botticelli dovesse scegliere il volto di una ninfa per la Primavera non potrebbe che dipingere i suoi tratti. Se un preraffaellita volesse una musa angelica per narrare le gesta cavalleresche e le storie sacre non farebbe altro che ascoltare lei: Florence + the Machine. Nome d'arte di Florence Leontine Mary Welch, frizzante ragazza londinese nata nel 1986, che ha incendiato gli animi di tutta Europa con la sua musica indie-rock. Una saltellante scintilla dai capelli fulvi che ha offerto all'Italia i virtuosismi della sua ugola in una data unica e memorabile, il 9 marzo 2010 all'Estragon di Bologna. Un'affascinante cantante dai gesti enfatici e teatrali degni delle gentildonne di John William Waterhouse, con il cuore di una ragazza piena di energia esplosiva al profumo di primavera.

Testo di Leonardo Iuffrida
Foto e video del concerto di Alessandro Mancarella e Leonardo Iuffrida







John William Waterhouse, Miranda – The Tempest (1916)





John William Waterhouse, A mermaid (1900)



John William Waterhouse, Flora and the
Zephyrs (1898)



John William Waterhouse, My sweet rose (1903)



John William Waterhouse, The Annunciation (1914)







Sir Frank Dicksee, La Belle Dame Sans Merci (c. 1890)


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